Back to top

APclick

  /  Instagram marketing   /  Come scoprire chi acquista (fake) followers

Come scoprire chi acquista (fake) followers

Acquistare followers fake è un’attività molto diffusa online, soprattutto tra gli influencer.

Questa pratica è tanto diffusa, quanto facile da smascherare. È, infatti, possibile notare chi acquista i followers attraverso diversi tool (anche gratuiti) che si trovano online; se i tool non dovessero essere abbastanza si può effettuare questo controllo anche manualmente.

Ma procediamo per gradi.

Perché non acquistare followers?

Utilizzare la tecnica dell’acquisto dei followers per incrementare la propria crescita è deleterio per il profilo Instagram. Partendo dal presupposto che, nonostante le relative app e i vari siti online dicano il contrario, è impossibile acquistare followers reali.

Ogni volta che si acquistano follower, sono tutti fake, quindi profili falsi e inattivi. Proprio questa loro inattività, danneggiano l’engagement, che subirà un drastico calo.

Bisogna, inoltre, tenere in considerazione anche l’algoritmo. Come già saprai, Instagram valuta in media quanti likes dovrebbe ricevere un determinato profilo. Se ne riceve in percentuale minore, il social valuterà quel contenuto di pessima qualità. Di conseguenza non verrà mostrato sul feed dei rispettivi followers – che tanto se sono fake sarebbe comunque inutile – e la visibilità dagli hashtag o dalla pagina di Esplora sarà pari a zero.

Acquistare i followers non solo danneggia gravemente l’account, ma ci si gioca anche la reputazione. Basti pensare ai numerosi profili di personaggi pubblici che fanno uso di questa “strategia”. Sono molti più di quanto si possa immaginare!

Perché, nonostante sia così dannoso per il profilo, sono sempre di più gli utenti che acquistano i followers?

1. Per immagine

Le persone acquistano i followers per molteplici ragioni. In primis per il desiderio di apparire come ciò che non si è. Tendenzialmente quando si atterra su un profilo Instagram, una delle prime cose che viene guardata (se non la prima in assoluto) è il numero di followers. Quindi sempre più utenti li acquistano per fare “bella immagine”, apparire popolari o comunque conosciuti, soprattutto con le aziende.

2. Il follow/unfollow non funziona più

Molti influencer si sono rifugiati nell’acquisto dei followers perché la tecnica del follow/unfollow (f/u) non funziona più.

La stragrande maggioranza degli influencer pagava dei bot per seguire, e successivamente smettere di seguire, determinati profili in target con il proprio. In questo modo, attirando l’attenzione dell’utente che riceveva la notifica, aumentavano i propri numeri.

Instagram va contro questa tecnica e nel tempo ha inserito sempre più limitazioni; basti pensare all’ondata di blocchi del 4 giugno. I limiti imposti attualmente sono di 200 operazioni al giorno (quindi 6000 al mese). Chi non rispetta questi limiti, riceve dei blocchi – sempre più prolungati – e con il tempo può rischiare di perdere il profilo.

Tutto questo ha limitato molto l’utilizzo dei bot.

Ma al di là delle linee guida di Instagram, la funzione del f/u, ormai, non è ben vista. Moltissimi tool ti permettono di scoprire chi fa uso di questa strategia, che è ormai considerata come scorretta e non positiva per il profilo che ne fa uso. Uno dei tool più famosi che dice esplicitamente se un account fa uso o meno di questa tecnica è Ninjalitics.

Per crescere correttamente, ed organicamente, sul social ci sono diverse strategie da poter applicare: creare un network a supporto del profilo, realizzare correttamente delle ADS per Instagram e sfruttare tutte queste tecniche che permettono di crescere in maniera etica. Purtroppo sono strumenti che costano molto, per questa ragione il f/u è duro a morire e sempre più persone finiscono per acquistare followers fake.

Come scoprire chi compra i followers?

1. Engagement

Il primo punto da analizzare, quando si finisce su un profilo Instagram, è la percentuale di engagement.

L’engagement è la media dei likes e dei commenti che un utente riceve, paragonati al numero di followers che possiede. Quindi, banalmente, se un account di 10 mila followers riceve in media 1000 likes a foto, ha una percentuale di engagement del 10%, che è ottima.

Generalmente una buona percentuale di engagement si aggira tra il 3 e il 6 %, più è alta, migliore sarà il livello del profilo e il suo quality score (il punteggio che Instagram assegna ad ogni account).

Al contrario, quindi, se un profilo di 100 mila followers riceve solo 300 likes a foto, si capisce immediatamente che la stragrande maggioranza dei followers sono stati acquistati. I fake followers, infatti, non interagiscono.

2. Picchi di crescita

Un utente può acquistare facilmente followers, così come può comprare facilmente i likes.

Quindi, si può ottenere un buon livello di engagement anche con dei followers falsi (in quanto anche i likes che il profilo in questione riceve, sono falsi). Per questa ragione, per capire se l’account acquista o meno i followers, non basterà più studiare l’engagement, ma guardare invece il diagramma di crescita.

Tendenzialmente i followers vengono acquistati in maniera massiva, quindi nei diagrammi di crescita del profilo – che offre Ninjalitics – sono visibili picchi di crescita notevoli e improvvisi. Utenti che, in un solo giorno, sono cresciuti di 1000 o più followers.

Bisogna però fare attenzione, perché non sempre i picchi di crescita sono dovuti all’acquisto di followers. A volte possono essere dovuti a contenuti diventati virali.

Come notare la differenza?

È molto più semplice di quanto sembri, in quanto la crescita reale è facilmente visibile. Se un utente ha ricevuto il picco di crescita nella giornata, ad esempio, del 17 luglio e lo stesso giorno ha postato un contenuto che ha avuto un numero di likes molto più alto rispetto la media, vuol dire che il profilo in questione ha pubblicato un contenuto che è divenuto virale e quindi ha ricevuto quella crescita. In caso contrario, se l’utente riceve picchi di crescita causali e non giustificabili (non collegati a nessun contenuto virale), allora bisogna porsi due domande. Inoltre, quando si acquistano i followers, i picchi di crescita sono seguiti da una consistente perdita di followers, in quanto Instagram chiude continuamente numerosi profili fake.

3. Controllare i commenti e la qualità delle interazioni che riceve

Ci sono utenti su Instagram veramente molto furbi. Questi ultimi acquistano likes e followers attraverso servizi (al secolo “Panel”) che distribuiscono i followers nel tempo. Cosa vuol dire?

Che se vengono comprati 2000 followers, il servizio porterà 500 (o meno) followers al giorno, in modo da non rendere evidente l’acquisto, attraverso i grandi picchi nella crescita.

Per smascherare anche i più furbi, basta chiedere gli screen degli Insights dei suoi post e controllare manualmente il profilo:

  1. Che followers ha? Profili reali o falsi?
  2. I like che riceve, sono da parte di profili reali?
  3. I commenti provengono da gruppi di engagement o sono genuini?

Attraverso queste tecniche, riuscirai sicuramente a smascherare quei “influencer” che si fingono tali.

Dunque, come scoprire chi acquista fake followers è molto più facile di quanto si pensi!

Alla prossima 🙋🏻‍♀️